Ammettiamolo da subito: non mi è piaciuto.
So che ora mi scatenerò addosso gli innumerevoli, accaniti lettori di Grossman ma, credetemi, sono state le 300 (circa) pagine più penose della mia vita.Una storia fatta di frasi ad effetto, qualche colpo di scena, qualche tormento dell’anima… e basta! Dipenderà da me, sarò arida io, ma oltre a qualche bel quadro sdolcinato ( e senza senso), non ho visto altro.
I due protagonisti vivono in un mondo loro che non tocca assolutamente ciò che è esterno: un mondo dove, tutto ciò che ruota intorno, esiste solo in loro virtù. Non ho preconcetti verso il romanzo, non sono una cultrice della saggistica, anche io ogni tanto amo perdermi in una bella storia d’amore, ma Grossman per me esagera. Troppo languore, troppe cose scritte tra le righe, troppa lentezza… insomma troppo!
La mia indecisione sta solo sul fatto se sia il caso di dargli o no una seconda possibilità.
Vedrò. Per ora so solo che solo a vedere quella copertina mi cadono le braccia.
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